Lyrics |
F. Guccini Non bisognerebbe mai ritornare. Perch é calcare i tuoi vecchi passi,calciare gli stessi sassisu strade che ti han visto gi à a occhi bassi? Non troverai quell'ombra che eri tue non avrai quell'ora in pi ùche hai dissipato e che ora cerchi:si scioglier à impossibile il pensieroa rimestare il falso e il veroin improbabili universi. Eppure come un cane che alzail muso e annusa l'ariabatti sempre la tua pista solitariae faccia dopo faccia e ancora traccia dopo tracciatorni dove niente ti aprir à le braccia.E rimpiangere, rimpiangere mai. Come piovigginano le vecchie cose:perch é tra i libri schiacciare rosedi risa paghe e piene delle spose?E buttar via un'incognita e uno scopotrascurare il giorno dopocome se chiudesse sempre;studiar la stessa pagina di storiaconosciuta gi à a memoria,date e luoghi impressi a mente. Ma gocciola da sempre sul bagnatotesoriere dei tuoi giornidi chi ha preso e di chi ha dato.E ora dopo ora e dopo un attimo ed ancorala poetica consueta è "dell'allora". Primo: Non ricordare. Perch é i ricordi sono falsatii metri e i cambi sono mutatiper la spietata legge dei mercati.E' come equilibrarsi sugli specchiad ogni occhiata un po' pi ù vecchiopachi, muti e deformanti. Frugare dentro ai soliti cassettidove non c'è quel che ci mettie mai le cose pi ù importanti.E invece come tutti sempre l ì a portarli addossoa ricercare quel sottile straccio rossoche lega il tempo assenteed il presente e nella mentetutto questo poi ci si confonder à.
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