F. Guccini Bologna è una vecchia signora coi fianchi un po' mollicol seno sul piano padano ed il culo sui colli. Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale Bologna la grassa e inumana, gi à un poco Romagna e in odor di Toscana. Bologna per me provinciale Parigi in minore,mercati all'aperto, bistrot, della "rive gauche" l'odore. Con Sartre che pontificava, Baudelaire tra l'assenzio cantavaed io, modenese volgare, a sudarmi un amore, fosse pure ancillare. Per ò che Boh ème confortevole, giocata fra case e osteriequando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie. Oh come eravamo poetici, ma senza pudore o paurae i vecchi imberiaghi sembravano la letteratura. Oh quant'eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergognacullati fra i portici, cosce di mamma Bologna. Bologna è una donna emiliana, di zigomo forte Bologna capace d'amore, capace di morte. Che sa quel che conta e che vale, che sa dov'è il sugo del saleche calcola il giusto, la vita e che sa stare in piedi, per quantocolpita. Bologna è una ricca signora che fu contadinabenessere, ville, gioielli e salame in vetrinache sa che l' odor di miseria da mandar gi ù è cosa seriae vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perch é sa la paura. Lo sprechi il tuo odor di benessere, per ò con lo strano binomiodei morti per sogni davanti al tuo Santo Petronio.E i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono o oramai si son persiconfusi e legati a migliaia di mondi diversi. Oh quante parole ti cantano, cullando i clich é della gentecantando canzoni che è come cantare di niente. Bologna è una strana signora, volgare e matrona Bologna bambina perbene, Bologna busona. Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un ruttorimorso per quel che m'hai dato e quasi ricordo e in odor di passato.
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