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Un Guanto - Lyrics by De Gregori Francesco


Lyrics
F. De Gregori
Un guanto precipit
ò da una mano desiderataa toccare il pavimento del mondo in una pista affollataun gentiluomo ed un infedele lo segu
ì con lo sguardostava quasi per raggiungerlo ma gi
à troppo in ritardoe stava quasi per raggiungerlo ma troppo in ritardoera scomparsa quella mano e tutta la compagniae chiss
à se era mai esistitaera scomparsa quella mano e restava la nostalgiae il guanto e la sua padrona scivolavano viae il guanto e la sua signora pattinavano via
Sotto un albero senza fiori si struggeva l'amore amatoe il guanto era a pochi passi, irraggiungibile, consumatoe in quella grande tempesta d'erba non era estate ne primaverae non sembrava nemmeno autunno per
ò l'inverno non esistevae non sembrava nemmeno autunno perch
é l'inverno non esistevaquando un piccolo uomo da una piccola barca o un mezzo marinaiovide qualcosa biancheggiareun piccolo uomo da una piccola barca sporgendosi sul mare,era il guanto che rischiava di affondareera il guanto che rischiava di annegare
Un trionfo di conchiglie, un omaggio di fioriper il guanto restituito alla banalit
à dei cuoriad una spiaggia senza sabbia, ad una passione intravistaad una gabbia senza chiave, ad una stanza senza vistaad una gabbia senza chiave, ad una vita senza vistae intanto milioni di rose rifluivano sul bagnasciugae chiss
à se si pu
ò capiree milioni di rose non profumano micase non sono i tuoi fiori a fioriree se i tuoi occhi non mi fanno pi
ù dormire
Era la notte di quel brutto giornoi guanti erano sconfinaticome l'incubo di un assassinoo i desideri dei condannatidietro al guanto maggiore la luna era crescentee piccoli guanti risalivano la correntee piccoli guanti risalivano la correntefino al capo dei sognie alla riva del lettodell'innocente che dormivaun mostro sconosciuto osservava non osservatosopra il tavolo il guanto incriminatosopra un tavolo un guanto immacolato
E il guanto fu rapitoin una notte d'inchiostroda quel mistero chiamato amoreda quell'amore che sembrava un mostroinutilmente due nude mani si protesero a trattenerloil guanto era gi
à nascosto come nessuno pu
ò pi
ù vederloil guanto era gi
à lontano quanto nessuno pu
ò pi
ù saperlooltre la pista di pattinaggioe le passioni al d
ì di festae le ronde di tutti i marie il trionfo nella tempestae le rose nella schiumail guanto era volato pi
ù alto della lunaoltre al luogo, e all'azione e al tempo consentitoall'amore e alle sue peneil guanto si era gi
à posato in quel cielo infinitodove psiche e cupido sorridono insiemedove psiche e cupido governano insieme
©1997 Serraglio Edizioni

Book: Reflection on the Important Things